SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE
A questo servizio spetta la funzione della presa in carico, della gestione sociale del caso e della riposta alle emergenze sociali anche attraverso il supporto del Pronto Intervento Sociale. Fondamentale è il ruolo del Servizio Sociale Professionale per garantire una “presa in carico” efficace e mirata, inserendosi a pieno titolo in un sistema di offerta di servizi in grado di offrire una molteplicità di risposte alla complessità dei bisogni.
Vi è piena consapevolezza da parte del livello politico e tecnico – amministrativo nel voler consolidare tale servizio, utilizzando al meglio tutte le risorse economiche all’uopo destinate, affinchè gli interventi messi in campo, possano rispondere in maniera sempre più appropriata alla complessità da cui il sistema sociale locale è innegabilmente caratterizzato.
Nel territorio dell’Ambito di Manfredonia, infatti, si assiste come già detto, ad una crescita della complessità dei bisogni e all’emergere di nuove situazioni di fragilità e esclusione, a cui occorre dare risposte organiche ed innovative, attraverso un welfare di tipo “esplorativo”, che vada a cercare il bisogno e il disagio dove rimane inespresso e vada oltre la richiesta spesso generica di aiuto, per costruire relazioni e percorsi che possano rappresentare davvero una reale opportunità di emancipazione dallo stato di necessità, qualsiasi essa sia. La rete, e cioè lo scambio di comunicazione capace di creare connessioni tra i diversi contesti del prendersi cura, ha una reale portata innovativa se crea intreccio relazionale e possibili sinergie a sostegno del benessere delle persone e della comunità, se può costituire un nuovo paradigma di riferimento per il lavoro sociale professionale e può affrontare i problemi in modo nuovo, valorizzando risorse della comunità locale, contenendo e arginando i vecchi e nuovi disagi sociali e aprendo la strada alla necessaria impostazione di nuovi modelli di welfare. Le reti, infatti, possono produrre legami e relazioni divenendo un cuscinetto protettivo capace di sorreggere e aiutare le persone in difficoltà. Il Servizio Sociale Professionale è un nodo determinante della rete, deve lavorare in sinergia e trovare all’interno del contesto territoriale le risorse per affrontare i problemi in una ritrovata solidarietà. In fase di condivisione della base conoscitiva e di programmazione partecipata degli interventi per il nuovo triennio di attuazione del Piano Sociale di Zona non solo è stato ribadito il ruolo centrale che il sistema pubblico di accesso e presa in carico deve svolgere, ma è stata evidenziata anche la necessità di mantenere standard adeguati sia in termini quantitativi, con la presenza in organico di assistenti sociali secondo la dimensione demografica dell’Ambito rispettando il rapporto di 1 Assistente Sociale/5.000 abitanti, che qualitativi, garantendo il coordinamento e la collaborazione tra le articolazioni territoriali del sistema. Il Servizio Sociale Professionale dovrà quindi essere elemento riconosciuto sia per garantire l’indispensabile integrazione con la rete dei servizi sanitari e con le agenzie educative e formative del territorio e sia per garantire il necessario raccordo con le iniziative sociali facenti capo a soggetti ed organismi del privato sociale e del mondo del volontariato. Per le ragioni espresse nel Cap. 2 del V Piano Regionale delle Politiche Sociali, la Regione ha sollecitato con forza gli Ambiti territoriali ad intraprendere un percorso virtuoso di potenziamento e riqualificazione dei propri servizi territoriali, sfruttando le copiose risorse rese disponibili per il rafforzamento del Servizio Sociale Professionale. A questo si aggiunge che il Servizio Sociale Professionale è stato espressamente e formalmente individuato quale LEPS (L. di bilancio 2021 - L. 178/2020 - art. 1, co. 797), garantendo in questo modo l’attuazione uniforme del suddetto Livello Essenziale delle Prestazioni su tutto il territorio nazionale. Viene quindi riconosciuto come fondamentale il ruolo del Servizio Sociale Professionale, strumento necessario per garantire una “presa in carico” efficace e mirata, opportunamente inserito in un sistema di offerta di servizi in grado di offrire una molteplicità di risposte alla complessità dei bisogni.
In quest’ottica, al fine di dare risposte competenti, efficaci e di reale prossimità, l’attività del Servizio Sociale va sostenuta con una formazione continua, sostanziata dal confronto sull’agire quotidiano attraverso la realizzazione di percorsi di prevenzione del burn-out, che possano anche migliorare il benessere degli operatori sociali impegnati sul campo. In questa direzione, assume carattere rilevante il percorso di Rafforzamento dei Servizi Sociali e prevenzione del fenomeno del burn out tra gli operatori programmato in collaborazione con l’Ambito Territoriale di Cerignola, che ne è capofila, utilizzando le specifiche risorse del PNRR Missione 5 “Inclusione e coesione”, Componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore”, Sottocomponente 1 “Servizi Sociali, disabilità e marginalità sociale”- Investimento 1.1 - Azione 1.4